La fortezza di Verrua: un territorio europeo. Il progetto.
Quanto oggi rimane della piazzaforte di Verrua costituisce solo una piccola parte della complessa struttura esistente all’inizio del Settecento, comprendente Verrua, le difese lungo il Po, il ponte di barche, la città fortificata di Crescentino. Un allestimento museale non potrà limitarsi a evocare la realtà scomparsa, dandone per scontata la conoscenza, che non è intuibile a partire dalle emergenze attuali, ma dovrà innanzitutto proporre al visitatore un percorso di informazione, ricostruzione e interpretazione del sito.
- La visita inizierà all’esterno dell’attuale Rocca, alla ricerca delle poche testimonianze del passato ancora leggibili, integrate da strumenti informativi, come totem dotati di pannelli esplicativi e codici QR e altre postazioni all’aria aperta, finalizzati all’osservazione diretta e guidata degli spazi esterni e dei “punti di vista” capaci di fornire una prima interpretazione dell’antica struttura fortificatoria e della sua funzione.
- Il primo piano dell’edificio sarà occupato dalla sezione dedicata all’informazione, documentazione e interpretazione della storia e delle caratteristiche della struttura fortificatoria di Verrua, secondo un ordine storico-cronologico, logico e tematico, ricorrendo a pannelli fotografici da apporre alle pareti delle due sale principali, quella dei “matrimoni” e quella del “plastico”, con supporti di materiale e caratteristiche da definire in collaborazione con i soggetti interessati (Fondazione e MiBAC). Sarà assegnata alle immagini (dipinti e disegni, fotografie, cartografia, schemi grafici) una parte significativa dell’informazione, lasciando al testo una funzione di commento o di sintesi.
Nelle due sale saranno collocati oggetti e documenti originali, in base alle condizioni di sicurezza che si potranno garantire in futuro, oltre al plastico della fortezza già in posizione.
- Le due sale più piccole saranno allestite rispettivamente per la documentazione del Geosito di Verrua e per quella del territorio che circonda la Rocca, tra Po e Basso Monferrato, che il nuovo Museo dovrebbe contribuire a valorizzare.
- Il progetto di musealizzazione potrebbe essere integrato, in una seconda fase, da un intervento di allestimento del piano terra della Rocca, comprendente tre sale, di cui due molto grandi e dalla particolare capacità di evocare il tempo passato, da trasformare in uno spazio aperto e interattivo, attrezzato per attività laboratoriali da destinare primariamente alle famiglie, ai bambini e ai primi adolescenti, alle scuole primarie e secondarie, tenendo conto delle linee guida del Manifesto Kids in Museums .
- L’allestimento museale si caratterizzerà per l’integrazione tra gli elementi espositivi tradizionali con quelli multimediali e digitali, in particolare
- Un sito internet – da utilizzare prima e dopo la visita in presenza, con un archivio di informazioni multimediali cui accedere anche con codice QR, per recuperare i contenuti presenti nell’esposizione museale, per approfondire documenti e bibliografia, per collegarsi ad altri siti web su argomenti connessi.
- L’installazione di totem multimediali all’interno del percorso museale, dotati di schermo video con presentazioni a scelta del visitatore.
- Un filmato di presentazione della Rocca di Verrua della durata di 8-10 minuti che spieghi il contesto ambientale, il ruolo strategico, la storia della fortezza, i principali eventi, i personaggi più importanti.
- L’esposizione potrebbe essere accompagnata da animazioni multimediali, ricorrendo a terminali video o a proiezioni su pareti e/o schermi.
Il dialogo con le istituzioni museali di analogo argomento, con i percorsi di valorizzazione del territorio, con gli archivi e le biblioteche.
- La trasformazione museale della Rocca di Verrua dovrà confrontarsi con gli standard di allestimento delle analoghe istituzioni dedicate alle fortificazioni e alla tradizione militare presenti sul territorio piemontese-valdostano con cui sarà necessario entrare in rete, in particolare: il Museo Pietro Micca e quello di Artiglieria di Torino, quello della Cavalleria di Pinerolo, i siti di Alessandria, Bard, Bramafam, Exilles, Fenestrelle, Gavi, Vinadio.
- Il sito di Verrua dovrà dialogare con le diverse realtà locali, singole o in rete, interessate alla valorizzazione del territorio e delle sue specificità storiche, culturali e paesaggistiche.
- La ricerca documentaria e iconografica finalizzata all’allestimento museale utilizzerà le fonti originali provenienti da archivi e biblioteche pubbliche e private, con la cui collaborazione sarà possibile acquisire le scansioni e gestire gli aspetti di copyright, quando presenti.
Quali target, con quali obiettivi e aspettative delle diverse tipologie di utenti museali?
Si possono schematicamente individuare alcune tipologie di visitatori a cui riferirsi per linguaggi e contenuti:
- Gli esperti del settore (storici e ricercatori di storia locale e sociale, architetti, militari, ecc.) di provenienza accademica e gli appassionati di militaria. Si tratta di un pubblico esigente, interessato alla precisione e completezza dell’informazione e alle specifiche conoscenze settoriali.
- Le famiglie e i turisti in genere, che cercano un luogo piacevole da visitare, che stimoli più sensi oltre la vista, che limitano la lettura a pochi dati essenziali utili per la comprensione di massima degli argomenti.
- Gli studenti delle scuole, del primo e del secondo ciclo, che hanno bisogni differenti, e per i quali bisogna individuare modalità di trattamento didattico dei diversi percorsi e il modo in cui si raccordano con l’impianto di base dell’esposizione. In parte le esigenze dei bambini del primo ciclo e quelle delle famiglie (con bambini piccoli) si sovrappongono.
La coesistenza di queste diverse richieste spinge ad organizzare il percorso di visita secondo due piani paralleli, uno più approfondito, con informazioni puntuali, anche di tipo tecnico, l’altro più veloce ed essenziale, integrato con attività ed esperienze basate sulla manipolazione, sulla partecipazione diretta, sul momento ludico capace di coinvolgere soprattutto i bambini. I due percorsi potranno utilizzare una differente grafica per essere più riconoscibili.